Comunicato – 10 Novembre 2016
Il Comitato Radici Accumolesi si fa interprete della preoccupazione dei cittadini di Accumoli e frazioni per la situazione che si è venuta a creare dopo la scossa devastante del 30 ottobre. Dopo il primo momento di smarrimento pensavamo che la macchina organizzativa si rimettesse in moto. Invece ancora ci sono criticità evidenti.
Facciamo un appello al sindaco di Accumoli Stefano Petrucci affinché si adoperi per risolverle, facendo le giuste pressioni, anche per le materie che non sono di sua stretta competenza. Ci riferiamo essenzialmente ai seguenti problemi motivo di disorientamento e preoccupazione per i cittadini:
1 Sorveglianza e sicurezza – Abbiamo la percezione che ci sia stato un allentamento della vigilanza e un insufficiente controllo delle zone rosse coperte da postazioni fisse. La popolazione è preoccupata a causa dei malintenzionati e vorrebbe che ci fosse maggiore presenza delle forze dell’ordine sul territorio diminuendo gli intervalli di tempo che intercorrono tra un controllo e l’altro della vigilanza mobile;
2 Recupero beni – siamo consapevoli che la situazione di pericolo e impraticabilità delle zone rosse rallenti o non permetta il recupero dei beni. Le persone vivono nel dramma di vedere i loro paesi distrutti e non avere la possibilità di recuperare cose a loro care. Anche il recupero di un piccolo oggetto, può essere molto importante. A tal proposito occorrerebbe spostare le macerie quel tanto che dia la possibilità di avvicinarsi a tutte le abitazioni;
3 Messa in sicurezza e rimozione delle macerie – Stiamo aspettando che si proceda finalmente alla messa in sicurezza di quel poco che è rimasto del centro storico di Accumoli come il Palazzetto del Podestà che insieme alla torre civica rappresentano il simbolo della fierezza della nostra comunità e la parte rimanente di Palazzo Organtini,. Non possiamo più permettere che i ritardi della burocrazia cancellino del tutto ogni traccia della nostra storia come è stato per gli altri palazzi storici. Siamo preoccupati dei ritardi che si potrebbero accumulare in quanto abbiamo constatato che, dopo il sisma del 24 Agosto, la Soprintendenza del Lazio, a cui spetterà il compito di verificare e catalogare le pietre dei monumenti e palazzi vincolati, non è riuscita a far mettere in sicurezza la quasi totalità dei palazzi storici di Accumoli. Se ci sono problemi di organico non sufficiente dovrebbe essere possibile attingere ai ruoli delle soprintendenze di altre Regioni.
4 Viabilità – la rete stradale, dopo l’ultimo sisma, ha riportato dei danni rilevanti, aggravati dal fatto che lungo le direttrici insistono abitazioni pericolanti che potrebbero rivelarsi di ostacolo alla circolazione e procurare nocumento all’incolumità delle persone. Crediamo che i fabbricati in questione debbano essere demoliti. Nel tal caso chiediamo che vengano preventivamente avvisati i proprietari. La presa in carico, da parte dell’Anas o dell’Agenzia Regionale, delle strade comunali e provinciali del nostro territorio non è più prorogabile;
5 Cimiteri – E’ iniziato molto lentamente, a causa della minore disponibilità di squadre di vigili del fuoco, il lavoro di copertura delle bare fuoruscite dai loculi devastati dal sisma. Occorrerebbe procedere con ditte specializzate per rimuovere tutte le bare e dar loro una collocazione dignitosa prima che rovinino a terra.
6 Scarsità di personale – E’ forte la preoccupazione del Comitato per la situazione di disagio che stanno attraversando gli uffici del Comune di Accumoli sia dal punto di vista logistico che in riferimento alle risorse messe in campo. Il personale, nonostante l’impegno profuso, non riesce a svolgere pienamente tutti i numerosi adempimenti che la situazione drammatica richiederebbe, non riuscendo a soddisfare le esigenze e le richieste della popolazione. Il personale va assolutamente integrato con profili professionali adeguati sia dal punto di vista tecnico che amministrativo.
Non vorremmo che la buona educazione si scambiasse per arrendevolezza. Tale situazione non può continuare in questo modo. Qui si misura la volontà delle amministrazioni pubbliche a rispettare gli impegni presi e ad avere rispetto e considerazione anche di chi non urla in televisione e non fa proclami.
Il presidente del Comitato “Radici Accumolesi”
Renzo Colucci