Comunicati

Comunicato – 21 Febbraio 2017

 

INCONTRO DEL 21/02/2017 CON L’ONOREVOLE PAOLA DE MICHELI

Alle ore 12.40 ha avuto inizio l’incontro del Comitato – composto da Francesca Mileto, Luigi Sestilio, Pietro Negri, Antonio Caricato, Roberto Serafini – con il Sotto Segretario al Ministero dell’Economia Paola De M
icheli.

Incontro che ha avuto come obiettivo primario quello di sensibilizzare ilGoverno, per il tramite dell’Onorevole De Micheli, sui punti ancora critici connessi alla gestione dell’emergenza nei territori colpiti dal sisma, in particolare quelli compresi nel “cratere”.

Per quanto riguarda i commercianti/piccole imprese, è doveroso premettere che il desiderio della categoria sarebbe quello di pagare le tasse, fase questa successiva allo svolgimento di una normale attività commerciale. Tuttavia la realtà attuale vede imprese e cittadini che, per la distruzione del tessuto lavorativo, si trovano nell’impossibilità di svolgere una qualsiasi attività e, conseguentemente, di contribuire alle finanze dello Stato. Per questo motivo, si sollecita il Governo ad attivare le misure finalizzate alla ricrescita del tessuto commerciale/lavorativo – come peraltro già ripetutamente proposto dal sindaco di Amatrice Pirozzi – prevedendo, in fase di conversione del Decreto n. 8 del 10.02.2017:

  • a. L’esenzione (non sospensione) per 4/5 anni delle tasse
  • b. L’erogazione di contributi in conto previdenza a copertura dei versamenti previdenziali ed assicurativi di titolari di impresa dipendenti e collaboratori familiari delle attività colpite dal terremoto
  • c. Un concreto sostegno al reddito, tipo aiuti “de minimis” come previsto nella direttiva Europea del 2013.

Lodevole inoltre l’iniziativa del Governo nella parte in cui ha previsto (Legge 229/2016) il contributo per la ricostruzione anche delle seconde case, dal momento che nelle realtà territoriali le seconde case sono fondamentali per il territorio, rappresentando in media il 92%.

Viene tuttavia fatto rilevare come sia necessario inserire alcuni emendamenti nella fase di conversione del DL n. 8 finalizzati a:

  • d. Modificare l’art. 9 della Legge 229/2016 prevedendo il rimborso forfettario dei beni mobili anche ai non residenti
  • e. Modificare l’art. 11 comma 1/f/2 del Decreto n. 8 estendendo l’esenzione dal pagamento del canone TV fino alla data di consegna della nuova costruzione (non ha senso limitare l’esenzione fino al 31.12.2017)
  • f. Prevedere una DEROGA URBANISTICA – con autonomia per i Sindaci – per i manufatti leggeri provvisori in modo da consentire ai non residenti di vivere quei luoghi
  • g. Modificare l’art. 10 della L. 229 nella parte riferita agli “edifici collabenti”: al momento gli stessi sarebbero oggetto di ricostruzione solo se con allacci alla rete elettrica/gas. In molti casi, tuttavia, detti edifici (magazzini/cantine) vengono utilizzati come deposito. Basterebbe una modifica all’articolo citato inserendo la lettera “O” (oppure) al posto della lettera “E”.

Viene quindi richiamata l’attenzione sulla necessità che venga definito un cronoprogramma con scadenze certe per quanto riguarda le soluzioni abitative in emergenza (SAE), la viabilità principale e lo smaltimento macerie. Per la rimozione delle macerie, in particolare non è chiara la competenza sulla rimozione dei manufatti sulle aree private: sarebbe auspicabile a questo punto che tale fase diventi una fase della progettazione.

Il Governo viene inoltre invitato a valutare la possibilità di inserire un emendamento al decreto che preveda il riconoscimento del “danno indiretto”, ad esempio con riferimento alle attività commerciali sospese e a rivedere il livello ISEE (6.000,00 euro) previsto dal comma 2 dell’art. 10 del DL n. 8/2017, posto come limite per l’ottenimento dell’ulteriore contributo alle fasce deboli.

In relazione alla rimozione delle macerie, viene fatto rilevare come lo stesso Decreto n. 8 lasci troppi spazi alla discrezionalità con tempificazioni che la popolazione interpreta come un mero impedimento burocratico: positiva l’assegnazione della competenza della rimozione alle Regioni, ma non giustificabile prevedere che le Regioni debbano predisporre un piano per la gestione delle macerie ENTRO 30 GIORNI DALLA DATA DI CONVERSIONE IN LEGGE del decreto (ossia entro il 12/05/2017).

Si invita inoltre il Governo ad effettuare una verifica sulla congruità della cifra corrisposta per autonoma sistemazione (CAS) in riferimento in particolare ai nuclei familiari. Appare difatti discriminatorio che vengano erogati in media 600,00 euro a nucleo quando lo stesso nucleo, se spostato in struttura alberghiera, viene a costare oltre 1.200,00 euro.

Sempre in merito ai CAS, si invita il Governo ad attivare un audit mirato per la verifica della corretta gestione da parte dei Comuni. Risulta infatti che il Governo e le Regioni abbiano da tempo erogato le somme relative al CAS (un comune ha ricevuto gli ultimi 350.000,00 euro l’1/12/2016), ma le stesse non sono ancora state corrisposte agli aventi diritto.

Attività di audit che andrebbe avviata anche in merito ad altri processi, ad esempio quello relativo al ripristino delle aree cimiteriali, dal momento che risulta che alcuni comuni abbiano speso oltre 64.000,00 euro per la messa in sicurezza di alcuni cimiteri ma gli stessi ancora non sono agibili con le bare scoperte.

Al di là comunque di questi aspetti specifici, il Governo viene sollecitato a intervenire sulle diverse figure coinvolte nei processi decisionali (Commissario, Regioni, Comuni) per potenziare il processo di organizzazione (assurdo che non sia possibile sottoporre un quesito via email all’Ufficio Speciale della ricostruzione o che la casella PEC di un Comune sia FULL), di comunicazione e di controllo, imprimendo una accelerazione alle diverse fasi della ricostruzione: il Decreto n. 8/2017 ha avviato tale processo, ma non basta.

L’On. De Micheli ha ringraziato tutti i presenti per il contributo propositivo, evidenziando il fatto che la legge 229/2016 ha fatto tesoro degli errori/limitazioni che hanno impattato sulla ricostruzione delle zone dei precedenti terremoti (L’Aquila e Emilia Romagna). Ha fatto rilevare come molte carenze organizzative siano conseguenti alla carenza di personale nei Comuni/Regioni: carenze che dovrebbero a breve scomparire alla luce del potenziamento del personale (oltre 1.000 persone) previsto del DL n. 8/2017. Con tale potenziamento della macchina amministrativa, i Comuni potranno gestire le somme rese disponibili per la gestione dell’emergenza.

In relazione alla richiesta di DEROGHE URBANISTICHE da concedere ai Sindaci, precisa che una eventuale richiesta al momento va presentata sempre al Sindaco e lo stesso deve essere trasmessa al Commissario per l’approvazione. Con estrema chiarezza, non nasconde il suo scetticismo sulla possibilità di rendere operativa tale richiesta.

In relazione alla richiesta della NO TAX AREA, precisa che è allo studio l’applicazione anche al Centro Italia del “modello Emilia”: alla fine della sospensione delle imposte, le stesse verrebbero pagate mediante un mutuo concesso franco di spese e a tasso zero da restituire in 5 anni, con possibilità di estendere la durata annualmente (in Emilia i 5 anni sono stati prorogati 4 volte).

Anche in relazione alla creazione delle ZONE FRANCHE URBANE, è allo studio l’applicazione del “modello Emilia”, con detassazione dei lavoratori. E’ stato tuttavia sospeso il processo decisionale perché non tutte sono zone franche: è necessario che preventivamente la Regione perimetrino le zone, individuando le sole aziende che continuano a lavorare nella zona terremotata, e limitandone l’applicazione a specifici codici ATECO. Allo studio la possibilità di azzerare l’IRPEF fino a 100.000,00 euro e l’IRAP fino a 300.000,00 euro.

Per quanto riguarda il LUCRO CESSANTE (danno indiretto), il Governo, pur condividendo la proposta, ha bloccato il processo decisionale in quanto sono arrivate richieste da tutte le Regioni per complessivi 500 milioni di euro (a fronte di 10 milioni di euro previsto per l’Emilia). Ritiene quindi necessario affrontare il tema dopo che sia stata effettuata una corretta perimetrazione ed una corretta giustificazione delle richieste.

I delegati hanno inoltre rappresentato la loro perplessità sull’attuale livello di indagine microsismica (livello 1) delle zone del cratere in quanto il livello di indagine non consente di verificare l’effettiva stratificazione e composizione del sottosuolo che, alla luce del livello di sismicità e della frequenza di gravi eventi sismici (1703, 1639), potrebbe essere costituito da macerie stratificate che non garantirebbero certo la stabilità delle costruzioni. Considerando anchel’estrema variabilità delle tipologie edilizie presenti nei diversi insediamenti, la presenza di edifici in situazione di forte degrado preesistente e la frequente spiccata differenza di danneggiamento fra i centri storici e le parti di sviluppo recente (Amatrice docet…), invitano il Governo ad avviare rilievi di terzo livello (profondità superiori a 30 metri), eventualmente utilizzando le tecnologie e il know-how di ENI, società a partecipazione pubblica, immediatamente in quanto queste indagini rappresentano di fatto una fase preliminare  obbligatoria del processo di ricostruzione.

Viene fatto rilevare, in ultimo, che un concreto segnale di vicinanza delle Istituzioni alle popolazioni si potrebbe ottenere prevedendo una riduzione delle accise sui prodotti utilizzabili per il riscaldamento. Ipotesi che non dovrebbe essere contrastata dall’Europa considerato che i destinatari di tale riduzione sarebbero le popolazioni che vivono in montagna.

L’incontro si è concluso intorno alle ore 14.30.

L’On. De Micheli si è personalmente impegnata a sottoporre nelle sedi opportune le richieste del comitato che ritiene sensate e logiche perché finalizzate alla rinascita di una zona fortemente colpita.

Comunicato – 21 febbraio 2017

 

Venerdì 17 febbraio si è tenuto ad Ostia, presso il locale Don Pepe, un incontro conviviale a cui hanno partecipato il presidente del Comitato Renzo Colucci il sindaco del Comune dì Accumoli Stefano Petrucci i professori   Empler e Bruschi della Facoltà di Architettura dell’università la Sapienza nonché gli architetti Raggi e Simone Cappellanti.

Il presidente di Radici Renzo Colucci ha introdotto la serata ringraziando i proprietari Donatella e Massimo per aver ospitato il convegno nel loro locale. Ha poi ringraziato il sindaco per la presenza e l’ha invitato a far conoscere l’andamento delle attività nel capoluogo e nelle frazioni. Il sindaco ha illustrato lo stato delle aree dove saranno insediati i moduli abitativi che permetteranno ai residenti di tornare nei luoghi di origine. Il rientro è previsto con inizio ad Aprile e terminerà a Maggio. Ha riferito sull’iter amministrativo comunale che a breve sarà completato e appena la regione approverà il progetto si darà inizio ai lavori di realizzazione delle zone commerciali e produttive che potranno riavviare le attività economiche preesistenti.

Ha informato i presenti sulla realizzazione di aree attrezzate per camper; dal prossimo anno tali aree potranno ospitare sia i camper che alcuni moduli abitativi per i non residenti. Ha informato i presenti che molte aziende hanno chiesto di investire nel nostro territorio, tra gli altri una Università che si insedierà nel nostro territorio istituendo un corso di laurea triennale residenziale. Questa sarà un’importante realizzazione che comporterà una ricaduta occupazionale molto importante. Ha comunicato che è in corso il pagamento del CAS dovuto a tutto il 31 gennaio 2017. Ha ribadito che ci saranno verifiche sui beneficiari dei contributi sulle autonome sistemazioni così come per gli assegnatari dei moduli abitativi. Oltre alla residenza dovranno avere la dimora abituale. Poi ha parlato dei cimiteri dichiarando che al più presto verranno traslate le salme che si trovano nelle tombe danneggiate dal sisma per ricoverarle in strutture metalliche in attesa della ricostruzione dei loculi e delle cappelle private. Per ultimo ha annunciato la costruzione di una nuova scuola che sarà pronta per il prossimo anno scolastico.

Hanno preso infine la parola i professori Empler e Bruschi e gli architetti Raggi e Cappellanti che hanno tracciato il percorso inteso non solo come ricostruzione fisica della situazione preesistente al sisma, con finalità risarcitorie del danno, ma anche come azione complessa ed articolata i cui capisaldi sono costituiti da:

  • Tutela e valorizzazione del capitale culturale e cognitivo;
  • Tutela del territorio e delle comunità locali attraverso la conservazione e la cura delle risorse territoriali;
  • Prevenzione sia dell’essere umano che della struttura sociale ed economica dal possibile futuro danno; (sismico, idrogeologico, incendi, perdita biodiversità, etc)
  • Partecipazione come processo centrale della ricostruzione;

Hanno richiamato l’attenzione sul fatto che le comunità, per poter scegliere, devono conoscere, essere messe in condizione di valutare coerentemente le poste in gioco ed i rischi. Il passaggio a politiche realmente partecipate, che non siano “mera ricerca di consenso”, richiede innanzi tutto una corretta e completa diffusione delle informazioni compresa la formazione di un quadro conoscitivo esaustivo del patrimonio materiale e immateriale.

Il comitato Radici Accumolesi, grazie all’intesa con l’Unità di Ricerca del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura – Sapienza Università di Roma, si avvarrà di tutte le competenze disciplinari che consentiranno di raccogliere, elaborare e redigere proposte significative per il territorio; l’Unità di Ricerca avrà, pertanto, principalmente il compito di ascolto, raccolta sia dei punti di vista che di tutte le istanze locali; conseguentemente avvierà la traduzione di quanto raccolto dal processo di partecipazione in una “ipotesi territoriale generale” costituita in schemi che, attraverso la successiva concertazione, si ultimerà in una “scientifica e concertata” proposta di piano di Ricostruzione.

Il fine dell’accordo tra Radici Accumolesi e l’Unità di Ricerca sarà quindi quello di restituire al cittadino la corretta consapevolezza di un sistema (o processo) di ricostruzione, di renderlo protagonista di questo processo.

Contemporaneamente questo accordo avrà anche il fine di proporre, agli enti preposti, (comune o Uffici Speciali per la ricostruzione) un programma di ricostruzione di un modello che sia sociale, economico e fisico ottenuto attraverso la fusione tra la scientificità, che l’Unità di Ricerca rappresenta e la partecipazione/concertazione popolare di tutti gli abitanti del territorio di Accumoli.

Terminata la riunione alla quale hanno partecipato numerosissime persone si è passati alla cena rallegrata dalle performance del soprano Arianna Castelli e dei ballerini di flammenco Patricia Rodriguez ed Edoardo Rocha Vargas, alle tastiere Fortunato D’Arrigo.

Comunicato – 13 Febbraio 2017

Lettera al Sindaco di Accumoli Stefano Petrucci

 

Al sindaco del Comune di Accumoli
Il Comitato Radici Accumolesi desidererebbe sapere:
1) Se la rimozione delle macerie procede contemporaneamente sia ad Accumoli che nelle frazioni. Se è possibile fornire un piano dettagliato con la data di inizio della rimozione per ogni frazione;
2) In merito alle zone commerciali e produttive, se le attività di competenza del comune siano state tutte espletate;
3) Se è stata insediata la commissione che deve valutare i criteri ai fini della corresponsione dei contributi di sostegno al reddito agli aventi diritto e quando sarà prevista l’inizio della corresponsione;
4) Lo stato della messa in sicurezza delle Torre Civica e del Palazzetto del Podestà nonché dei resti dei pochi palazzi di interesse storico rimasti sul territorio (all’uopo si allega copia della risposta al nostro comitato del sovrintendente dei beni culturali delle province di Frosinone, Viterbo e Rieti). Se, nel caso di ulteriori ritardi da parte dei vigili del fuoco , il Comune valuterà la possibilità di effettuare tali attività attraverso l’affidamento a ditte private;
5) Se è possibile pubblicare i nominativi delle persone fisiche e delle aziende che hanno effettuato donazioni al Comune di Accumoli, segnando a fianco di ciascuno l’importo versato nonché gli importi eventualmente già utilizzati;
6) se è stato avviato l’iter per dotare il più alto numero di frazioni di aree camper che possono anche essere utilizzate, a rotazione, ed a pagamento, per dimore a disposizione dei non residenti. Questo permetterebbe di facilitare la vita sociale dei residenti, la possibilità ai non residenti di passare periodi nei luoghi di origine e di aumentare la possibilità di reddito per quelle attività insediate nelle aree SAE. Inoltre si potrebbero avviare nuove occasioni di reddito per la gestione di dette dimore;
7) la localizzazione della nuova scuola di Accumoli. Se la costruzione è provvisoria o è definitiva, e in questo ultimo caso, se verranno effettuate le indagini geologiche di terzo livello;
8) quando avverrà Il prossimo pagamento del CAS precisando il periodo a cui si riferisce;
9) Se è stata fissata la data dell’assemblea mensile con le Istituzioni;
10) Se l’ANAS o l’agenzia ASTRAL regionale hanno già preso possesso della rete viaria del nostro Comune, nel caso occorre sollecitarne la manutenzione con particolare attenzione alla regimentazione delle acque di superficie che costituiscono rischio per smottamenti e frane;
11) Quale sarà il programma di sistemazione delle strade esistenti e della riapertura di tronchi stradali interrotti da molti anni ( es. Libertino-Amatrice Grisciano Alto – Tufo);

Il comitato, nel ringraziare per le risposte scritte che il sindaco vorrà dare, si mette a disposizione, attraverso i suoi legali, per redigere un regolamento che disciplini la concessione dei contributi a sostegno delle persone prive di reddito.

Il Comitato Radici Accumolesi
Renzo Colucci

COMUNICATO – 01 Febbraio 2017

Comitati “TerraNostra-2016” e “Radici Accumolesi”

INCONTRO CON IL COMMISSARIO ERRANI DEL 23.1.2017

C O M U N I C A T O   C O N G I U N T O

Il 23 gennaio 2017, si è tenuto a Roma un incontro con il Commissario per la Ricostruzione, Vasco ERRANI, a cui hanno partecipato, oltre ad alcuni autorevoli rappresentanti del suo staff tecnico, Prof. Mauro  DOLCE (Direttore Generale del Dipartimento della Protezione Civile), Prof. Paolo MESSINA (CNR-IGAG) e Prof. SCARASCIA MUGNOZZA (Università di Roma), il Sindaco di Accumoli, Stefano PETRUCCI, l’Assessore alle Infrastrutture, Politiche Abitative ed Enti Locali della Regione Lazio, Fabio REFRIGERI, ed i Presidenti dei Comitati “Radici Accumolesi”, Renzo COLUCCI, e “TerraNostra-2016”, Raul DURANTE, quest’ultimo, affiancato dai Proff. Sergio D’OFFIZI e Alessandro MARTELLI, rispettivamente Consigliere Scientifico e Coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico del medesimo Comitato.

L’incontro, che è stato possibile grazie all’intermediazione del Sindaco PETRUCCI, ha avuto per oggetto la proposta avanzata dal Comitato “TerraNostra-2016”, contenuta nel documento tecnico “Terremoti in Italia Centrale – Azioni Urgenti Propedeutiche alla Ricostruzione”, pubblicato sul sito web “terranostra-2016.weebly.com” già nel novembre 2016 e, più specificatamente, nell’elaborato riassuntivo, presentato al momento del suddetto incontro e consegnato in più copie agli intervenuti, titolato “Aspetti sismotettonici da completare”.

Proposta che riguarda in particolare la necessità di dover procedere al più presto ad effettuare, oltre alla microzonazione di dettaglio (di livello 3), indagini geofisiche con sismica a riflessione profonda sulla faglia o sul sistema di faglie da cui, a partire da quella del monte Vettore, ha preso l’avvio la sequenza sismica distruttiva iniziata con il terremoto del 24 agosto 2016; ciò, al fine di individuare le strutture sismogenetiche profonde (fino a 15-20 km di profondità) che hanno causata tale sequenza e giungere a definire, unitamente a tutte le altre informazioni sismologiche e geologiche fin qui raccolte da INGV e Protezione Civile, un modello sismotettonico complessivo, mediante il quale stabilire posizione, meccanismo e magnitudo del massimo terremoto potenziale che potrebbe essere rilasciato in futuro dalle strutture sismogenetiche suddette.

Ovviamente, dato che successivamente al 24 agosto 2016 e fino al 18 gennaio di quest’anno, si sono verificati numerosi ulteriori sismi di elevata intensità (M>5) e che l’intera recente sequenza sismica è andata a colmare il tratto silente compreso tra le aree oggetto delle sequenze sismiche del 1997-98 (Colfiorito-PG) e 2009 (l’Aquila), la suddetta proposta è stata estesa anche a queste due ultime aree, già ben note per l’elevato rischio sismico che presentano. Estensione che permetterà una migliore comprensione del fenomeno sismico iniziato il 24 agosto ed allo stesso tempo di fornire informazioni di elevato livello scientifico anche alle aree adiacenti anzi dette, colpite da terremoti distruttivi nel 1997-98 e 2009.

L’individuazione delle suddette caratteristiche del massimo terremoto potenziale dell’area in esame, unitamente alla ricostruzione dell’assetto geologico-strutturale d’insieme ed agli esiti della microzonazione di livello 3, sono infatti ritenuti gli elementi indispensabili per poter definire un input sismico più realistico che, a sua volta, consentirebbe ai progettisti di realizzare strutture certamente più sicure e meno vulnerabili.

L’esito dell’incontro è da ritenersi certamente soddisfacente in quanto ha evidenziato come la componente tecnica di cui si avvale il Commissario ERRANI, compreso il supporto di esponenti della Protezione Civile, di cui il Prof. DOLCE medesimo è rappresentante autorevole, nella sostanza condividesse le proposte contenute nel suddetto documento, avendo già avviato per il Comune di Accumoli, le attività di microzonazione di livello 3 e, per quanto riguarda le indagini profonde del sistema di faglie all’origine dei sismi, avendo tempestivamente predisposto l’acquisizione degli eventuali profili di sismica a riflessione rilevati in passato ed in possesso delle compagnie petrolifere che avevano permessi di ricerca nella zona di nostro interesse, alle quali peraltro sarebbero già stati richiesti.

Pertanto, l’impegno assunto in chiusura dai partecipanti all’incontro è stato di avviare una stretta collaborazione e di verificare a breve lo stato di avanzamento delle attività, attraverso un successivo contatto/incontro da tenersi all’incirca entro il prossimo mese di marzo.