Comunicato – 29 Dicembre 2016

Questi che di seguito riportiamo sono le questioni che abbiamo sottoposto all’attenzione dell’ing. Curcio nell’incontro svoltosi il 27 dicembre a Rieti presso la Dicomac :
– la rimozione delle macerie, la messa in sicurezza e il raggiungimento delle abitazioni per i recuperi;
– Alcune osservazioni sul decreto;
– Il futuro dell’economia del nostro territorio;

Per inciso, abbiamo ancora in mente l’incontro del 25 ottobre con la dottoressa Postiglione quando chiedemmo la messa in sicurezza dei palazzi storici e delle chiese e di lì a pochi giorni ci fu la scossa devastante del 30 ottobre. Ora di palazzi ne sono rimasti ben pochi, alcune chiese sono completamente distrutte le altre gravemente danneggiate. Occorre sperare che non ci siano più scosse?; Abbiamo forte la sensazione che con l’allargamento del cratere ci si sia dimenticati di Accumoli. Accumoli e parte del suo territorio sono completamente distrutti
Abbiamo fatto presente all’ing. Curcio che è necessario:
1) Aumentare il numero delle squadre di vigili del fuoco da impiegare sulla rimozione delle macerie e demolizioni al fine di velocizzare la rimozione delle macerie stesse e la messa in sicurezza delle chiese, dei palazzi pubblici e di quelli privati vincolati;
2) Far intervenire le squadre speciali di vigili (SAF) idonee ad effettuare interventi di copertura con teloni a determinate altezze. Ciò in quanto tali squadre sono attualmente assenti. Sono oltre trenta le persone in attesa di questo servizio;
3) Potenziare gli uffici comunali con l’assunzione di ulteriore personale ( Sappiamo che sono stati assegnati al Comune di Accumoli 15 unità lavorative, ma il percorso per arrivare al reclutamento sembrerebbe lungo e complesso. Avevamo suggerito al sindaco di assumere a tempo determinato il personale, ma sembrerebbe che questo non sia possibile);
ABBIAMO ALTRESI’ CHIESTO:
4) Il motivo per il quale le persone non possono presenziare alla rimozione delle macerie ed alle demolizioni.
5) Per quale ragione l’ordinanza sul trasporto e custodia dei mobili, promessa da Errani, ancora non è stata emessa;
6) Per quale motivo non è stato messo un limite agli incarichi dei tecnici.
E’ di questi giorni la notizia che a l’Aquila, dopo il terremoto del 2009 , un solo tecnico ebbe ad acquisire più di 400 incarichi. Secondo il rappresentante dell’ordine degli architetti il protocollo d’intesa per la definizione dei criteri generali e dei requisiti minimi di accesso per l’iscrizione nell’elenco speciale dei professionisti abilitati aggiri i principi della trasparenza, omettendo ed eludendo criteri certi finalizzati ad evitare l’accaparramento di clientela da parte di professionisti incaricati per attività di ricostruzione. Per questi motivi il consiglio nazionale degli architetti non ha aderito alla convenzione sottoscritta dal Coordinatore della Rete delle Professioni Tecniche con il Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione;
7) Notizie in merito alle aree destinate agli insediamenti provvisori

ABBIAMO INFINE FATTO PRESENTE LA NECESSITA’ DI CREARE I PRESUPPOSTI PER NON FAR MORIRE L’ECONOMIA LOCALE CHE ERA SUPPORTATA DAI NON RESIDENTI

Prima del sisma l’economia era sostenuta principalmente dai flussi turistici formati per lo più da persone originarie dei luoghi e proprietarie di seconde case. Tutto questo non sarà più possibile se non si opererà nelle seguenti direzioni:
a) Casette mobili da installare nei terreni di proprietà ;
b) Casette mobili nelle aree previste per camper ;
c) Casette in multiproprietà per dare la possibilità a più persone di passare nel territorio diversi periodi dell’anno;

RESOCONTO DELL’INCONTRO:

Hanno partecipato all’incontro l’ing. Fabrizio Curcio capo dipartimento della protezione civile, la dottoressa Titty Postiglione responsabile delle emergenze, il dott. Tulumello per conto della Regione Lazio ed il sindaco di Accumoli Stefano Petrucci.
Le delegazioni dei comitati erano guidate da Renzo Colucci presidente di Radici Accumolesi e da Rendina Luigi per il comitato di Grisciano.
Renzo Colucci è intervenuto mettendo in risalto quelle che sono state le richieste sopra evidenziate.
L’ing. Curcio ha affermato che le istituzioni sono state chiamate a rispondere ad un’emergenza che invece di stabilizzarsi, come normalmente accade, si è allargata ed aggravata oltre ogni possibile previsione, ha sconvolto tutti i piani iniziali ed ha costretto la struttura a ripensare tutto ciò che era stato programmato sino al 30 ottobre. Le azioni della struttura sono state riprogrammate tenendo conto di una visione complessiva della tragedia nella sua estensione attuale in relazione alle risorse umane disponibili. Fino al 30 ottobre nei tre comuni maggiormente coinvolti (Accumoli, Amatrice ed Arquata) agivano i VV.FF di mezza Italia, oggi sono gli stessi che agiscono in 131 comuni del cratere allargato e ciò non consente un maggior dispiego di uomini e mezzi rispetto a quelli oggi impiegati. Fino al 30 ottobre la struttura stava organizzando gli interventi sulla base del quadro generale disponibile, poi tutto è cambiato tanto che, sino al 15 novembre si è continuato a scavare alla ricerca di nuove possibili vittime; affermare che ad oggi non si è fatto niente è ingeneroso: 18 ordinanze non sono nulla. Ha consigliato di non alzare troppo il tiro in quanto il resto della popolazione italiana non comprenderebbe. Ha raccontato di quanto sia stato complicato far passare, per la prima volta, la concessione del contributo del 100% per le seconde case. Riguardo alla rimozione delle macerie ha posto in evidenza che a l’Aquila le macerie sono state rimosse dopo oltre tre anni, mentre ad Accumoli si è iniziato solo dopo quattro mesi e che quindi le contestazioni andrebbero avanzate dopo aver ripercorso la storia. Ha espresso il proprio rammarico in merito alle critiche sulle presunte inattività della struttura in quanto avanzate senza tener conto dei sacrifici affrontati dalle 800 persone che sono state impiegate anche a Natale e a Santo Stefano .Ha affermato che le garanzie che giustamente vengono chieste (ambiente, legalità, trasparenza ecc.) hanno un costo in termini di procedure e tempi conseguenti e che, comunque, tutti vorrebbero poter accelerare la realizzazione delle attività in corso di programmazione ma che l’ampiezza del cratere purtroppo non lo consente. Anche il potenziamento della struttura comunale è urgente, ma vanno seguite le procedure di legge; INVITALIA sta procedendo nella selezione e solo dopo, probabilmente entro Gennaio, si potrà procedere alle assunzioni. Ha sottolineato che la comunicazione è un nodo cruciale per informare e tranquillizzare la popolazione e che, insieme al Commissario si stanno studiando forme più efficaci in modo tale da eliminare le carenze che sin qui si sono manifestate. Riguardo all’ ubicazione dei SAE ha affermato che si è fatto uno sforzo per assecondare un diritto che tale non è, ossia di costruirli vicino ai borghi esistenti; mai è stato pensato di raggruppare gli insediamenti in aree più agevoli magari a 10 Km. dalle vecchie abitazioni, questo avrebbe consentito notevoli risparmi economici. Ha sottolineato che per la prima volta il trasporto e deposito dei mobili è stato posto a carico della comunità nazionale e che il relativo provvedimento è all’esame della Corte dei Conti. Ha affermato che le casette ai non residenti darebbero un impulso economico al territorio, ma per ora le priorità sono i residenti, la costruzione dei MAP e la rimozione delle macerie. In prospettiva si potranno valutare soluzioni a questo problema.

Il rappresentante della Regione Lazio dott. Tulumello ha ricordato che era stato individuato a Terracino il sito per il deposito delle macerie, ma che dopo il 30 ottobre non era più utilizzabile a causa della impraticabilità della strada provinciale Accumoli-Torrita. Il Comune di Posta non aveva permesso lo stoccaggio delle macerie nel sito già utilizzato dal Comune di Amatrice. Ha detto che dal 9 dicembre, dopo il ripristino delle viabilità sulla Accumoli-Torrita, è stato possibile iniziare la rimozione delle macerie, ed ora si sta operando senza problemi. Ha posto in evidenza che l’individuazione delle aree destinate ai SAE per il comune di Accumoli è stata complicata essendo stati necessari oltre 90 sopralluoghi con relative relazioni idrogeologiche e richieste di pareri ed autorizzazioni ai vari enti competenti ivi incluso l’ente Parco Laga-Gransasso. Ha assicurato che tutte le operazioni sono state fatte con la massima serietà e con la conseguente assunzione di responsabilità. Riguardo alla tempistica dello smaltimento macerie, ha fatto presente che al momento non si è in grado di definirla con la dovuta certezza; solo dopo la rimozione delle macerie degli assi viari principali si potranno dare indicazioni più precise, ragionevolmente nell’ordine di 20/30 giorni e che comunque occorreranno dei mesi per completare la rimozione.
La rimozione delle macerie proseguirà dalla Torre Civica fino ad arrivare davanti alla chiesa della Madonna Addolorata ricongiungendo così il tratto di via Roma già liberato a partire da Piazza San Francesco.
Il sindaco Petrucci ha ricordato di aver dato la disponibilità a comunicare, giornalmente, con tutti i rappresentanti dei comitati riservando il venerdì per dare notizie ai residenti ospiti degli alberghi di San Benedetto .
La dottoressa Postiglione in merito alla copertura con teli dei fabbricati danneggiati ha fatto presente che non sarà possibile di “telare” tutti i fabbricati privati delle quattro regioni colpite dal sisma; la copertura è prevista prioritariamente per gli edifici “sensibili” individuati secondo lo schema di priorità contemplato dalla norma (edifici di culto, pubblici, storici ecc..). Comunque verranno sicuramente messi in sicurezza, appena possibile, la torre civica ed il Palazzetto del Podestà.
Ha, infine, comunicato che, per motivi di sicurezza, non sempre sarà possibile permettere ai proprietari di assistere alla demolizione ed alla rimozione delle macerie dei loro fabbricati

Il Comitato nel prendere atto di quanto dichiarato nel corso della riunione, pur riconoscendo gli sforzi messi in campo da tutta la macchina organizzativa, non può ritenersi soddisfatto delle risposte avute. In definitiva, senza l’aumento del numero delle squadre di vigili del fuoco ed il potenziamento degli uffici comunali le attività intraprese procederanno con molta difficoltà. Sicuramente si adopererà per rinnovare le richieste che verranno riproposte nei prossimi giorni al Commissario straordinario Vasco Errani ed al Presidente della Regione Zingaretti anche in relazione alla programmazione delle fasi della ricostruzione.

Il presidente del Comitato Radici Accumolesi
Renzo Colucci